N
4
OSSIA
iUeloìrramntcr
DA rappresentarsi
A
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/ ey^utumzo c/e/
TORINO ? PER I FRATEIII FAVAIE
TIPOGRAFI DELL* IMPRESA DEI REGII TEATRI
Con permissione.
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MUSIC LIBRARY
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HIHJ-CHAPEL HILL
Il soggetto di questo Melodramma fu
tolto nel 1820 da una commedia del si¬
gnor Martelly : essa è troppo nota nel
i83g perche ci dilunghiamo a darne un
programma .
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in 2019 with funding from
University of North Carolina at Chapel Hill
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https://archive.org/details/iduefigaroossiaiOOroma
PERSONAGGI
Il Conte d ALMAVIVA.
La CONTESSA.
JNEZ, sua figlia.
CHERUBINO, sotto il
nome di Figaro.
FIGARO.
SUSANNA.
TORRIBIO, sotto il nome
di Don Alvaro.
t
PLAGIO , giovane scrit¬
tore di commedie.
Un NOTARO.
ATTORI
Scalese Raffaele.
Villa Angela.
Brambilla Teresa,
Verger Gio. Battista.
Maggiorotti Luigi.
Gabussi Rita.'
Rossi Gaetano.
Quattrini Giovanni.
Bruni Antonio,
CORI E COMPARSE.
Vassalli del Conte (T ambo i sessi — Servitori.
La scena è nei castello elei Conte cV Almaviva ,
poche miglia distante da Siviglia.
La copia della musica si fa e si distribuisce da
Carlo Minocchio , Suggeritore e copista de’ Teatri ,
contrada della Madonna degli Angeli , porta N.° 19.
Musica nuova del Maestro A. Giovanni Speranza*
Poesia di Felice Romani*
a.1
,f
)ff<> ?
*10 l
Primo T iolino e Direttore: cV Orchestra
Ghebart Giuseppe ,
Accademico d’onore e Direttore
dell’ orchestra dell’ Accademia Filarmonica.
Primo violino Direttore pei halli
Gabelli Giuseppe.
Maestro al Cembalo
Coi 'ini Giovanni.
Capo dei secondi violini
Prima viola
Primo violoncello
Primo contrabbasso
Primo oboe
Primi flauti
Primi clarinetti
Primo fagotto
Primo corno da caccia
Prima tromba
Primo trombone
Arpe
Cembalista
Cervini Giuseppe
Unia Giuseppe
Casella Pietro
Anglois Giacinto
Vinatieri Carlo
j Pane Efiìsio
( Pane Serafino
j Merlati Francesco
j Majon Giuseppe
Zecchi Leopoldo
Deboli Gioanni
Ra d'anelli Quinto
Arnaudi Giovanni
( Moncone padre e fìcjl
Porta Epaminonda.
Suggeritore
Minocchio Angelo.
Maestro e Direttore dei Cori
Buzzi Giulio.
Inveii tori e Pinovi delle scene
Badiali Giuseppe
Bertoja Giuseppe
Macchinisti
j
Bertola Eusebio , e Majat Giuseppe.
Inventore e disegnatore degli abiti
N. N.
Eseguiti dai signori
c ( da uomo Becchis Domenico.
\ da donna Fra viga Vittoria.
Berettonara
Tinetti Felicita.
Piumassaro
Pavesio Giuseppe.
Attrezzista
N. N.
Magazziniere
Fra viga Vincenzo.
Capo Ricamatore N. N.
Parrucchiere
Ferrerò Bernardo.
Capo Illuminatore N. N.
Regolatore delle Comparse e del servigio
del Palco scenico
Bovio Carlo.
9
ve
SCENA PRIMA.
Parco del castello del Conte d’ Almaviva.
Alcuni paesani finiscono ili adornare il luogo :
intanto esce un Coro di Vassalli del Conte ac¬
compagnato da un drappello di Villanelle , lutti
vestiti da festa , cantando e saltando .
(Compagni, al suon de’ pifferi ,
Battendo il tamburino,
Cantiamo il bel mattino
Di cosi lieto dì.
Ritorna alfin l’ amabile
Padrona con la figlia:
Questa gentil famiglia
Amor di nuovo unì.
Con ghirlande e con mazzetti
Presentarsi a lor potremo ,
Qualche cosa buscheremo
Ed allegri si starà.
SCENA II.
Don Alvaro, Plagio, e detti.
D. A. ( Ecco il giorno in cui di Figaro
S’ ha da compiere 1’ intento...
10
Sorte amica all’ ardimento
La mia speme non tradir.)
Pla. ( Questo è il loco : è qui che Figaro
A me diede appuntamento :
Del mio dramma Y argomento
Meco ei deve stabilir.
D. A. (S7 ei riesce a farmi sposo ,
Se lo scaltro mi arricchisce...)
Pla. (Se un intreccio grazioso
Il grand7 uom mi suggerisce ...)
D. A. (Di lasciargli io mi contento
** 2 Della dote la metà.)
Pla. (Le censure io non pavento
Dell7 altrui malignità.)
Coro , D. Alvaro e Plagio*
Ma già schiudesi il castello
Ecco Figaro al cancello.
Coro Viva , viva eternamente
Del padrone il confidente.
L uom più destro e più giocondo
Che si trova in tutto il mondo,
Quei che regola ogni cosa.
Tutto vede , e tutto sa.
SCENA III.
lugaro esce dal Castello. Tutti gli vanno incontro $
egli osserva la disposizione del luogo ,
indi va dall1 uno , all 7 altro.
Fig.
D. A.
Pla.
Bravi amici , va benone (ai paesani )
Del lavoro son contento.
(Tutto è fatto ... ardir briccone.) (a D.A.)
(Ho trovato l7 argomento.) (a Pi .)
(Già la dote abbiamo in tasca, (a D. A .)
(Bell7 intrigo io vuo7 che nasca.) ( a Pi.)
Di un cervello immaginoso
Il gran parto si vedrà.
In te spero. (piano )
In te riposo.
il
Coro II tuo spirto egual non ha.
Fig. 0 fantasia di Figaro,
Estro primier , ti desta.
La più sublime e F ultima
Delle mie glorie è questa.
Tale alla mia carriera
Illustre fin darò.
Al Conte dar per genero
Un uom che mi somiglia.
Con quel briccon dividere
La dote della figlia ,
Gabbare e far tacere
Tre femmine ciarliere ,
E mettere in commedia
L intrigo che farò.
Oh! non ci vuol che Figaro:
Me stesso io vincerò.
Viva amici , passeremo (al Coro)
Questo giorno in gioia e in festa.
(Il danaro spartiremo 5) a D. Alo)
(La commedia ho tutta in testa;) ( a PI.)
Coro Fig. Il tornar delle padrone ( a tutti).
Gran tripudio apporterà.
D. À. (La fiducia del briccone
Mi conforta e ardir mi dà.)
Pla. (Se le fila a me dispone
Grande intreccio che sarà.)
Fig. Il Conte mio signore fa D. Alo.)
Vi saluta , eccellenza , e fa sapere
Che avvertir vi farà quando potrete
Alla Contessa presentarvi seco.
(Vanne , e non far che meco (piano)
T’ abbia a veder s1 ei viene : al mio disegno
Giova che avverso a queste nozze io sia ... }
D. A. (Come ?... Perchè ?...)
Fig. (Sciocco, il saprai...va via.)
(ZL Alo* parte )
n
SCENA IV.
Figaro e Plagio.
Fig. Or caro mio scolare
Veniamo alla commedia... Ho volli in mente
I personaggi , e la mia tela ordita j
Facilmente da te saia compita.
Pla. Senza batter palpebra
Immobile io vi ascolto ... e son disposto
Di regolarmi in tutto a vostro modo.
Fig. Inviluppato nodo,
Capricciosa condotta ,
Sviluppo repentino e stil bizzarro
Sparso di qualche lepido epigramma ,
Altro io non chiedo, altro non vuole il dramma.
Pla. Scusate , o raro ingegno ,
L’ardir d’ un principiante: io mi credea
(die saggio piano , e ben condotto intrigo 5
Sviluppo naturale ,
E linguaggio al soggetto conveniente
Fossero i mezzi ...
Fig. {interrompendolo) Di addormir la gente.
Timido ingegno , scuoti
II giogo dei pedanti , osa levarti
A subitaneo volo , entra animoso
Nel sentier eh’ io ti mostro.
Pla, Sì ; dirigete voi penna ed inchiostro.
Fig. Attento: un gran signor di buona pasta
V uol dar marito all’ unica sua figlia ;
Lo guida e lo consiglia
Un servo astuto che si ha fitto in capo
Di farla sposa ad un birbon suo pari ,
Per dividersi in pace i suoi denari.
Quindi raggiri e trame ,
Astuzie quindi e frodi ... infin che resta
Colto alla rete il padre ,
Sposa la figlia sua , lieti a vicenda
I due furfanti • e qui cala la tenda.
Pla. Ma non $’ oppone alcuno?... alcun non nasce
lo
Accidente improvviso ,
Che metta gl1 intricanti in qualche imbroglio?
Fig. Chi sa? per or dirti di più non voglio.
Va, studia, e a me ritorna
A mostrarmi il tuo scritto ... ove tu segua
Il mio consiglio , la tua fama è certa.
Pla. Addio , sommo intelletto. [parte)
Fig. [si ritira) 11 Conte ! alh erta.
SCENA V.
Esce il Conte dal castello : egli ha in mano delle
lettere che legge attentamente. Figaro di tanto
in tanto si fa vedere in disparte , ed ascolta .
Il C. Son contento ... io n’ ho per lettera
Eccellenti informazioni ...
Feudi ... ville ... case ... etcetera ...
Dieci, o dodici milioni...
Pollar bacco ! un tal marito
È un buonissimo partito ...
La famiglia d' Al ma viva
Domandar di più non può.
Ho deciso ... appena arriva
Il contratto io stringerò.
Ma se questa frasconcella
Fosse d’ altri innamorata ...
Se la madre fosse anch’ ella
Colla figlia congiurata ! ...
Di due donne so ben io
Lo schiamazzo , il cicalio ...
Padre ! ... sposo ... io manco ... io moro*
Qua sospiri ... pianti là.
Eh ! che amor , saprei dir loro ,
Presto viene , e presto va.
Sì , F amore è un fior che perde
In un dì la sua freschezza:
Fertil sempre è la ricchezza;
Il fulgor di due begli occhi,
Non yal quel di due baiocchi,
14
Se d’ amor la frenesia
Ci abbandona coll’ età ...
Credi al padre , o figlia mia ...
Credi al Conte, ei ben lo sa.
Fig. Eccellenza , fra poco ^ (si avanza)
Giungerà la Contessa. - E dunque scritto
Che irrevocabilmente
A Don Alvaro unita Inez volete?
Il C. Certo , se piace a me.
Fig Non lo farete.
Il C. Chi me lo vieta ?
Fig. La prudenza. E vero
Che Don Alvaro è giovane , leggiadro.
Di nobili maniere , ed abbastanza
Di ricchezze fornito -,
Ma per quanto ho sentito
Tutti i suoi pregi oscura un certo vizio,
Ch io non vi posso più tener nascoso.
Il C. Un vizio! E quale? >
Fig. , E troppo generoso :
E prodigo all’ eccesso : a tutti dona ,
Fa a tutti carità -, piene ha le scale
Di vedove , di ciechi , di orfanelli ...
Prendete qua fratelli ...
Vestitevi sorelle ... e spendi e spandi ,
Alfin la casa sua non è il Perù.
Il C. Ah buffone ! Io lo stimo anche di più.
Stassera lo presento alla Contessa ,
In questa sera istessa
Sottoscrivo il contratto. A visitarlo
Vo fin d7 adesso, e per finir l7 affare
Vado la mia parola ad impegnare {parte)
SCENA VI.
Figaro solo .
Oli buono ! a meraviglia ! ... è veramente.
Dover uom , persuaso.
Io lo meno pel naso
15
Come un ragazzo. Espressamente è nato
Per essere burlato ... Odo rumore
Di rote e di cavalli ... è la Contessa ...
Corrasi dietro al Conte ... ella si appressa.
( parte J
SCENA VII.
Escono accompagnate e festeggiate dal Co rat
la Contessa , Inez e Susanna.
Coro Ben venute le nostre padrone
Dei vassalli tornate all’ amor.
E ricevano in queste corone
Il più tenero omaggio del cor.
In. LaC. Grazie, grazie buona gente.
Sus. Basta, basta , amici miei.
La C. (Fausto arrivo veramente ! )
Sus. (Mi fan rabbia.)
Inez (Piangerei.)
a o.
Esser tratte nel castello
Come pecore al macello,
E sentirsi complimenti
All’ orecchio sussurrar ...
E il maggiore dei tormenti
Che si possa sopportar.
Inez Cara madre! ...
La C. Ti consola.
Inez Ah Susanna ! ...
Sus. Fate core.
Inez Ogni speme a me s1 invola.
Sus. Eh! che tutto aggiusta amore.
Cherubino è già informato,
E al riparo accorrerà.
Inez Ma lo sposo è già arrivato.
Sus. S’ è arrivato se ne andrà.
In. La C. Tu la cosa fai sicura ;
Dimmi un po’, come si fa?
Su$. Siam tre donne , e abbiam paura 1
16
È vergogna in verità.
Carezze e lagrime ,
Poi svenimenti ,
Per vincer gli uomini
Mezzi eccellenti •
Ardir per ultimo ,
Ed un bel no.
a 2 Questo è il rimedio:
Provar si può.
a 5 Poi qualche astuzia
Pensar dobbiamo ,
Alfin siam femmine,
Cervello abbiamo :
Chi T ha da vincere
Alfìn vedrò.
SCENA Vili.
Figaro e dette, indi il Conte.
Fig. Umilmente m’inchino
Alle vostre eccellenze. *) A te Susanna ,
*) gli volgono le spalle.
Cara la mia metà, dica un amplesso
Quanta è la gioia che in vederti io sento.
( per abbracciarla)
Sus. Birbante! via di qua.
Fig. Bel complimento !
0 dolci parolette
Dell’ amabil mia sposa , un1 altra volta
Veniste a lusingar gli orecchi miei.
Sus. Senti , scommetterei
Che questo matrimonio
Fu da te suggerito.
Fio. Anzi anche adesso
Osai col Conte istesso
Risentito mostrarmi ...
Ra 0. E dunque fermo
In suo proposto il Conte ?
Fig. Egli è uno scoglio.
17
Inez Deli ! tu ci assisti ...
Fig. Far di tutto io voglio.
(esce il Conte , e si ferma ad ascoltare )
Inez Pria che sposarmi a un uomo
CIP io non ho mai veduto e che non amo,
Morir vogF io.
Fa C. Non lascierò eh’ ei compia
La sua sventura.
^us. E un pazzo da catena.
Il C. Audaci! (avanzandosi)
Sus. Il Conte!
Inez Oh ciel !
Fig. (La bella scena!)
Il C. Sappiate , e ciò vi basti ,
CIF io solo qui comando , e che i miei cenni
Obbediti saranno ad ogni costo.
Figaro va , sia tosto
Avvertito il Notaro.
Inez Ah padre!
La C. Ah sposo !
Fig. Eccellenza io non oso... ( istigato da Sus.)
Rovinar non vogF io sì buona figlia ...
Il C. Tracotante !
Fig. ( a Sus.) (Va bene ?)
Sus. (A meraviglia.)
SCENA IX.
Un Servo e detti , indi Cherubino.
Ser. Eccellenza ...
Il C. Che c è ?
Ser. Si è presentato
Al cancello del parco un forestiere
Che domanda F ingresso.
Il C. Entri. *) Fra poco
*) il servo parte
Vi mostrerò che non si abusa invano
Della mia sofferenza.
Fig. Il forastier.
18
‘In. La C.
Sus.
.Che.
rio.
Inez
Il C.
( È Clierubin ! )
(Prudenza ! )
(entra Cher. vestito alla foggia di Fig è
svelto , ma rispettoso •; s' inchina al Conte }
Un gentile colonnello ,
Che pensier di me si piglia,
Mi spedisce da Siviglia
r Al più amabile signor. [porge una
(È assai svelto.) lettera)
( Come è bello ! )
Cherubin ! [aprendo la lettera)
In. La C. Sus. (Mi balte il cor.)
Ciie. Deh! mi servi un solo istante
[mentre il Conte legge )
Faccia fresca del furfante ,
Tu seconda il mio disegno,
Tu F ingegno affina , amor.
Ch’ io ti prenda al mio servizio [ripo¬
nendo la lettera)
Ei mi prega in questo foglio.
Sarà questo un benefizio.
La C. In. Sus. (Così fosse ! ! )
Fio. (Qft>ò ... noi voglio.)
Il C. Il tuo nome ?
Che. Il nome? Figaro.
Fig. Il mio nome!... (< dispettoso )
Che. ( sorpreso ) Il vostro ! che ? ...
Uomo raro, incomparabile,
Il deslin pur v’ offre a me. [lo ab -
Decorato del nome famoso braccia )
Del più destro e fedel servitore ,
Io ne vado superbo e fastoso ,
Ne riporto fortuna ed onore :
Me felice se a Vostra Eccellenza (al Conte )
Non dispiace , e a lei caro mi fa.
Il C. Sì , rimani.
La C. In. Sus. (Oh contento ! ) . .
Fig. ( Pazienza!)
Ohe. Oh favore ! oh sublime bontà!
Comandate , gentili signore ...
Ti riposa , fratello maggiore ,
Il C.
Lue.
19
Sempre in volta svegliato ed attento
Giorno e notte il cadetto starà.
{ Grazie , amore : ottenuto ho E intento ;
Il restante V astuzia farà. )
La Cont. Inez Sus.
{ Io respiro. )
Il C. ( Di lui son contento. )
Fio. ( Questo è un furbo , sospetto mi dà. )
Il C. Vien meco 5 *) e tu che avesti la baldanza
*) a Cherubino. *
Di erigerti in censor del tuo padrone, (a Fig.)
Ringrazia il mio buon cor se in questo punto
Non ti scaccio da me. *) Docili e pronte
*) alle donne.
Spero che voi vedrò. ( parte : Che. va dietro a .
LuL La C. In. e Sus. li seguono taciturne)
SCENA X.
Figaro , indi Plagio.
Fig. (con una gran risata) Povero Conte!
Ei non vede più in là del proprio naso ...
Crede far la sua voglia ,
E non fa che la mia.
Pla.
Figaro , è fatto
Quasi tutto il primo atto ...
Aspetto un incidente
Per passare al secondo ...
Fig. Eh ! niente , niente.
Il padre è troppo debole ;
Facilmente rimane persuaso.
Pla. Non resta in questo caso
Che introdurre il Notaro.
Fig. Oh ! senza dubbio.
Vien lo sviluppo senza intoppi e guai. ( sortendo )
Pla. Va bene: ma il soggetto è magro assai .{parie)
Che. Eccoci in casa alfine , ed a portata
Di veder, di spiare , e saper tutto.
20
Il diavol non è brutto
Come è dipinto ... Figaro, quel furbo ,
Quel volpon senza pari ,
Neppur ei mi conobbe. Infatti or sono
Dodici anni eh’ io manco , e in dodici armi
Il giovinetto paggio e delicato
In un uom grande e grosso eccol cambiato.
(Inez entra furtivamente , e vedendolo solo gli
sì appressa )
Inez Cherubino !
Che. (volgendosi) Mia cara ?
Inez Zitto per carità.
Che. ( osservando d1 intorno) Non ci è nessuno ,
Dolce amica, un amplesso.
Inez Ebben che speri ?
Qual riparo hai pensato? -
Che. Oh ! mia diletta !
Fin adesso , nessuno.
Inez E il tempo affretta.
Che. Sei troppo facile - a spaventarti :
Tu sai che d’ arti - maestro è amor.
Inez Ah! mentre mediti - risolvon gli altri:
E furbi e scaltri - son essi ancor.
Che. Mi fian di regola
Le circostanze.
Inez Ma se svanissero
Le tue speranze?...
Che. Allor... mia cara...
Inez Ti perdo allor.
Che. Ebben ? tu seguiti
Nel tuo timore?
Inez Poterti credere
Vorrebbe il core;
Ma ... temo ...
Che. Acquetati ;
Spera in amor.
« 2.
Or ti vedo, e tutto obblio ;
Ora immenso è il mio contento:
In amor basta un momento
21
Mille affanni a cancellar.
Ali ! stancarmi non poss’ io
D’ abbracciarti e giubilar.
SCENA XII.
Entra, Figaro in punta do piedi e si pone in
disparte netta posizione di uno che ascolta , e detti .
Che. Sei più sicura alfin ?
Inez Sì ; ma per altro
Un nemico più scaltro
Ci resta eia temer. Figaro al certo
Del padre mio prender vorrà le parti.
Che. Oh! di quell’ imbroglion conosco Farti.
Coll’ armi sue medesime
Ei resterà battuto : il pover uomo
Comincia a diventar un po’ balordo :
Vorrà nuocere invan.
Fig. Non parli a un sordo.
{parte rapidamente)
Inez Oh ! ciel ! ( accorgendosi di Fig. che parte )
Che. Che avvenne ?
Inez Siam perduti: Figaro
Era là... ci ascoltò... per certo è corso
Il padre ad avvertir.
Che. Pur che il mio nome
Sfuggito non ti sia ,
Ci possiarn rimediar ... Zitto ... vien gente!
Tu mi seconda , e non temer di niente.
SCENA XIII.
Cherubino prende l aria d 1 un uomo irritato :
Inez ai chi ascolta mortificato.
Intanto escono pian piano il Conte e Figaro.
Che. No signora: chiaro e tondo {forte)
Vel ripeto ad alta fronte.
Non potrei per tutto il mondo
22
Inez
I -HE.
IlC.
Fig.
II C.
Fig.
Vai. In.
\
II. C.
Che. In.
Cile.
Incannar , tradire il Conte.
Egli è padre , vi ama molto y
E sa bene quel che fa.
Si: ma intanto mi marita (Jd.)
Ad un uom che amar non posso :
Dal mio piangere s’ irrita ,
Dal mio duol non è commosso...
Se tu rileghi d’ aiutarmi...
Ah ! ... ubbidir mi converrà.
Onesto è F unico partito,
lo per me non me ne impiccio.
Impostore! lo hai sentito? (a Fig.)
Eccellenza!... oh ! c’è un pasticcio, {al Ci)
a 4.
Va: dar retta io più non voglio ( libe -
Alle tue bestialità. randosi da Fig.)
Ma sentite...*) (Oh! il bell’ imbroglio!...
*) trattenendo il Conte.
Me 1’ ha fatta come va.)
(Se schiviam siffatto scoglio
Siamo bravi in verità.)
Bravo Figaro ! ( avanzandosi a Che .
(fingendo spavento) Ah!... )<
Eccellenza !
Di che mai ?
II. C. ( battendogli sulle spalle) So tutto ... Bene ...
La tua fè , la tua prudenza
Premierò come conviene.
Che.
Fig.
Il C.
Fig.
11. C.
Che.
Tu da un servo impara, o stolta, (a Inez)>
1 miei cenni a rispettar.
Tu, bugiardo, un’altra volta (a Fig.)
Non venirlo a calunniar.
Calunniarmi !
Ma signore ! ...
Ascoltate una parola.
Non ascolto un impostore.
Una cosa sola sola.
Taci , indegno.
(a Fig.) Eh ! via fratello ,~
Ubbidisci ... fa cervello.
Fig.
25
Eccellenza... [al Conte) io son l’offesa
E vi piego a perdonar.
a 4.
Il C. (Oh che perla , che gioiello
Cherubin mi hai procurato !
lo ne sono edificato,
Non lo lascio più scappar.)
Inez* (L’ artifizio è stato hello :
Se la beve , se la crede :
Ah! se va di questo piede
E sciocchezza il disperar.)
Che. (Non saprei fra questo e quello
(ibi è più sciocco e scimunito :
Quando il gioco sia finito
Che risate che ho da far!)
( Io suo scherno , suo zimbello !
Son di stucco, son di sasso...
Vo’ soffrire, vo’ star basso
Per potermi vendicar. )
Il C. Se delle cabale - riprendi il vizio ( a Fig.y
Ti scaccio subito - dal mio servizio.
Fig. Signor ...
Che. ( interrompendolo ) Vedetelo - coni’ è avvilito.
Ha preso un granchio - ha mal capito.
Fig. Signor , vi replico ... ^
Che. [di nuovo ) E persuaso;
Non far più chiacchere - li perdonò.
Fig. (Maledettissimo! - non c’ è più caso .
Colle sue chiacchere - mi soverchiò.)*
Il C. Fin d’ oggi sappiano - consorte e figlia ,
Susanna , Figaro - e la famiglia,
Che tu sei 1 unico - servo amoroso r
Di cui mi fido - su cui riposo ,
Va , spera e servimi - con fedeltà.
Che. Grazie , eccellenza ...
Fìg. (Che faccia tosta ! )'
Che. Ma il vecchio Figaro...
Il C. Cianci a sua posta^
Dovrà obbedire - o se ne andrà.
24
a 4.
Il C. (Io so le astuzie - di quello scaltro:
Ei sol vuol essere - mal soffre un altro ;
Ma trama inutile - è stata ordita ;
Ma questa volta - gli andò fallita ;
E se pur seguita - si pentirà.)
Ch. In. Impara , o stolido *) - da questo caso
*) di soppiatto a Fig.
Cosa guadagnano - i ficca naso.
(Va pure in collera - fa muso brutto, (da
Ti conosciamo - siam pronti a tutto. se)
Sorbir la pillola ti converrà.)
Fig. (Ti venga il fistolo ! *) mi ride al muso ! **)
*) ci Che. **) da se.
Io sono estatico - io son confuso:
Prudenza , o Figaro - or datti pace :
Lascia che rida - quanto gli piace ;
Yedrem per ultimo - chi riderà.)
(it Conte , Inez e Cìier. partono)
SCENA XIV.
Figaro solo, indi Plagio.
Fig. Figaro! ... ti risveglia ...da qual parte
E piovuto fra noi siffatto muso ?...
Davvero io son confuso ... egli è senz’ altro
Emissario d’ alcun ... ma di chi mai ?...
Chi gli tien mano ? Inez no certo ; e ancora
Troppo giovane e schietta, la contessa
Troppo timida e incerta ... ma Susanna ,
La mia degna consorte ... è volpe vecchia ...
Ella è la susta che le move entrambe ...
Figaro bada ben ; sta fermo in gambe.
Pla. Eccomi un’altra volta; allo sviluppo
Manca F ultima scena , e come voi
Mi avete consigliato,
IJ notaro è arrivato.
Fig. E troppo presto :
Ci son altri incidenti ; in questo istante
Io son giunto a scoprir nuovo intrigante.
Pla. Oh ! fortuna ! ,
Fig. E costui
D’ accordo colla figlia c colla madre
Per ingannare il padre.
Pla. Ed ozioso
L’ altro birbo starà ?
Fig. (Sii maledetto! )
L’ altro birbo si rode dal dispetto.
Non sa chi diavol sia
Questo fiero avversario.
Pla. Essei*potrebbe ...
Se colla figlia agisce di concordia ...
Un qualche amante ...
Fig. ( come colpito dall ’ idea) Ah !
Pla. ( spaventato ) Misericordia! ...
Fig. Ah! qual lampo! un amante travestito...
( con entusiasmo senza badare a Plagio
Sì ... certo ... ed io stordito,
10 noi pensava ancor? non mcl dicea
L’ aria , gli occhi , il contegno ed ogni accento ...
Sei scoperto ...
Pla. (Si colga il bel momento.) 1
( sorb endo sul ginocchio)
Fig. In mio poter tu sei , ( passeggiando sempre t
parlando coir gran calore)
11 complotto è sventato... o donne audaci!
Voi congiurar ! ... tremate ... io solo impero...
Quel che voglio sarà ... voi tornerete
A strisciar come prima , o vili insetti.
Pla. (Che stile ! che concetti !
Parla Apolline in lui.)
Fig. Vadasi ... e al padre
Aprir si faccian gli occhi ...e l’ impostore
Quando sei pensa meri si cacci via. [parte
frettolosamente )
Pla. Che foco *) Eppure ... questa scena è mia.
*) alzandosi. {parte)
4
SCENA XV.
56
Parco come alla scena prima.
Il Conte e Figaro.
Il C. Se m’ inganni un’ altra volta ,
Se a far segui 1 imbroglione ?
Cento colpi di bastone
Io ti faccio regalar.
Fio. ' Se v’inganno un’altra volta,
Se delusa voi restate ,
Voglio ancor che mi facciate
A quest’ albero appiccar.
Il C. Dunque vuoi ch’io sia tradito?
Dunque è quello che m’inganna?
Fig, È un amante travestito
Introdotto da Susanna.
Il C. Vo’ appagarti ... ebben proviamo.
Fig. Mancomale.
II. C, Che facciamo ?
Fig. Ritiriamoci qua dentro , ( accennando
una grotta di verdura)
Stiamo attenti ad osservar.
Se il mio credito riacquisto...
Il C. Se quel tristo - al varco io piglio
a 2.
Che sussurro , che scompiglio ,
Che vendetta voglio far.
Ritiriamoci là dentro
Quatti quatti ad osservar. (si nas¬
condono nella grotta)
SCENA XVI.
Cherubino e Susanna e i due nascosti.
Che. Siamo soli ? , ( osservando )
Sus. E sgombro il loco.
Che. Ali ! Susanna come io rido l
Sus.
Che.
Che.
Sus.
Fra.
Che,
Il C.
Sus.
Che.
Il C.
Fig.
Che.
Il C.
Fig.
Veramente è bello il gioco.
Venga Figaro : io lo sfido.
{il Conte e Figaro di tanto in tanto si
j anno vedere ad ascoltare)
a 2.
Non comprende quella bestia
Che vuol darci invan molestia 9
Che T amore ci tien mano,
E vittoria a noi darà.
Oh ! vedrà , vedrà il baggiano
Che il fanal ci porterà.
Quante cose ti ho da dire !
Ma qualcun potria venire ... ( guarda in
Aspettate ... sì ... guardate ... tornò)
Nascondiamoci colà. ( vanno per entrare
nella grotta , esce impetuosamente
Fig. , indi il Conte)
Alto là.
(Ti venga il canchero ! ) ( dando
Scellerati ! indietro)
( Il Conte ancora !)
(Or siam fritti.) {per fuggire)
No fermatevi.
Non mi scappi. {afferrando Che.)
Eh ! va in malora.
Servi ! ... gente ! ... olà ! ... correte
{gridando)
Paesani !... quanti siete. {egualmente)
SCENA ULTIMA.
L
La Contessa e Inez da una parte con servi ,
Paesani dall ’ altra precipitosamente .
Inez (Ciel ! ... che vedo ?...)
La C. (Ei fu sorpreso
Coro Eccellenza!... siamo qua.
II. p. Arrestate quell’ indegno :
E un amante travestito.
Inez (Ah! scoperto fu il disegno.)
(Oui ci vuol qualche partito.) ( da se pen*
Con qual cor, con qual coraggio sando)
Qui venisti a farmi oltraggio ?
lo ... Signor ... ( imbrogliato )
Chi sei ? favella.
(Oh! fortuna! ignora il più.) ( lieto J
Sì , chi sei ?
(La scusa è bella! )
Sì, chi sei? briccon , di’ su.
Ah ! Signor ... non v’ adirate ...
Caro Figaro ... perdono ...
Che perdono! bastonate.
Sì , son reo ... colpevol sono.
Ma Susanna è troppo amabile
Per vederla , e non V amar.
Come ! che ! ... ( stordito )
Susanna !
[che avendolo compreso si sarà sempre
tenuta confusa ) (Oh ! bravo ! )
Questa poi non V aspettavo.)
In. La C. (Sorte arridi a questo inganno !
Io comincio a respirar.)
II. C. Fig. Tu, Susanna !
Scs. ( fingendo disperazione ) Oh ciel ! che affanno!
Io non oso il ciglio alzar.
( Figaro è in mezzo alla scena sbalordito ,
il Conte da una parte lo osserva. Cheru¬
bino e Susanna tengono gli occhi bassi
vergognando. Inez e la Contessa dall ’ al¬
tra parte guardano incerte or questi 01 *
quelli.)
Tutti.
28
Che.
Il C.
Che.
Il C.
Che.
Il C.
Ciie.
Fig.
Che.
Fig.
Il C.
Sus.
Il Conte.
(Come dal fulmine
Egli è percosso.
Mi vien da ridere ...
Parlar non posso ...
I)a sè medesimo
Se la comprò.)
Figaro.
(Quest’ uomo è il diavolo
Sicuramente ...
Io sono stupido ...
Non ho più mente ...
Che dir, che credere
lo più non so.)
29
Che. , Sus. e la Cont.
(Al sutterfugio
Dà fede il Conte ...
Non osa Figaro
Alzar la fronte ...
Come godermeli
Dappoi saprò ! )
Inez.
(In tal disordine ,
In tal cimento
Per lui sol palpito ,
Per lui pavento;
Nemmen di movermi
Ardir non ho.)
Che. ( facendo vista di scuotersi , e correndo a Sus.)
Ah ! vieni e prostrati - ai piedi suoi ,
Colle tue lagrime - placar lo puoi,
Se non è un barbaro - perdonerà.
Mio dolce Figaro ! - [ai piedi di Fig.)
Sus.
Che.
a 2
Fratei maggiore '
Deh ! ti dimentica - del nostro errore :
Giuriam che seguito - più non avrà.
Fig. Sta su, demonio - sta su, civetta.
( furioso alzandoli)
Sarà terribile - la mia vendetta,
Nemmeno il diavolo - vi salverà.
Il C. Frena la collera - scusar la dèi . ( a Fig.)
Fa da filosofo - siccome sei.
Là C. In. E donna, è giovane - merta pietà.
Fig. No , no , lasciatemi - son disperato.
Che. Su. Deh ! senti.
Il C. La C. In. Placati.
Fig. Son forsennato.
Inez Mio dolce Figaro!
Fig. Va via di qua.
Il C. Perdona, o stolido - conosci il sesso ...
Non farti scorgere - geloso adesso ...
È la più insipida - bestialità.
Coro Geloso Figaro !.... - ah! ah! ah ! ah! ( ridendo )
Fig. Maledettissimi ! - ma si può dare ?...
Vo’ fuor dei gangheri - vo1 dir... vo’ fare ...
Tutti Che cosa ?...
Fig. Cedere - e perdonare...
Tutti Bravo !
Sus. Che. Oh! cor nobile! ( abbracciandolo )
Tutti Così si fa.
a 6.
Seppellita sia la cosa ...
Che nessuno se ne accorga ...
Argomento non si porga
All’ altrui loquacità.
Tutti.
Una ciarla , un detto solo
È un fìl d’ acqua in vasta piano
Basso, basso ei rade il suolo.
Lento , lento va lontano ,
Fin che cresce a poco , a poco
Si dilata , si fa loco ,
Yien ruscello , poi torrente ,
Quindi fiume che furente ,
Spuma , bolle , allaga , innonda
Le campagne e le città.
Questa scena si nasconda ...
Non faceiam pubblicità.
Fine dell ’ atto primo .
SCENA PRIMA.
Parco come nell’ Atto primo.
Paesani e Villanelle discorrendo fra lori 7,
A ill. L’avventura è singolare,
Graziosa in verità.
Pae. Non se ne ha più da parlare ;
0 il padron ci scaccerà.
\ ill. Ma fra noi ...
Pae. Fra voi nemmeno.
Yill. Perchè no?
Pae. Perchè così.
V ill. Il castello n1 è già pieno.
Pae. Non è vero.
V ill. Oh! è vero sì.
{Litigando fra il sì ed il no ad alta voce J
SCENA II.
Plagio , e detti.
Pla. (Qui si grida ... qui si strepita ... {in dis~
Plagio, aguzza orecchio e mente, parte')
Puoi trovar qualche episodio ...
Bene o male ... è indifferente j
ViLL.
Pla.
ViLL.
Pae.
ViLL.
Pla.
Pae.
Tutti
Pla.
Coro
Pla.
Coro
Pu.
Coro
Pla.
Purché arrivi inaspettato ,
Buon effetto produrrà.)
(si appressa a poco a poco j
Dell’amante travestito (per far dispetto ai
Ci ha chi vede un gran mistero. Pae.)
(Biondo Apollo! ho ben capito?
San costoro il mio pensiero.)
Si sospetta che i’ affare
Altra piega prenderà.
La volete terminare? ( alle donne )
Linguacciute !
Eh ! già si sa.
Mie ragazze , dite , dite , Sfacendosi in
Raccontate , proseguite : mezzo)
Cosa è stato ?
Niente, (facendo cenno
Niente, (alle donne )
M’ informate solamente
Come andò? chi mai vi ha fatto
La commedia indovinar ?
Che commedia ! siete matto !
Come ! io matto !
Da legar.
Tutti insieme.
Per pietà cortesi siate ... ( correndo
ora agli uni , ora alt ’ altre)
D’ istruirmi non negate ...
Non sapete che il mio nodo
Rovinate in epiesto modo ...
Una musa vi scongiura ...
Non vi fate più pregar.
Ma signore , v ingannate ... ( liberandosi
Non si sa di che parlate ... da Plagio )
Non si tratta in nessun modo
Nè di gruppo, nè di nodo ...
Siete matto a dirittura ;
Vi potete far curar.
(Ah ! genìa testarda e dura !
Vi farò ben io parlar.)
Oó
Coro Ah ! da questa seccatura
Usciremo con scappar.)
(i paesani partono alta rinfusa ; Plagio
li segue, tuttavia supplicando )
SCENA III.
Susanna dal castello.
Sus. Ognun mi guarda , e ride ,
E mormora di me ... poveri sciocchi !
Le risa ed i motteggi io curo poco :
La vedrem bella al terminar del gioco.
Per altro quel ripiego
Mi piacerla di più se non cadesse
Sulle mie spalle. Io son persuasa
Che il mio signor marito
Se T ha legata al dito - Egli mi tiene
Sospettoso di vista , e il tempo aspetta
Di potermi trovar sola in disparte.
Eccolo ... faccia franca.
SCENA IV.
Figaro , e detta.
Fig. (E sola : all’ arte.)
(si avvicina , e squadrandola d" alto in basso
le gira d' intorno; indi dà in uno scroscio di
Ah ! ah ! ah ! risa )
Sus. Di che ridi ?
Fig. Di che rido ? ah ! ah ! ah ! rido in pensare
Alla scena successa poco fa :
Brava! proprio tu sei la mia metà.
Sus. Ah ! Figaro ... sai bene (fingendo)
Ch’ io ti conosco a fondo ... Invan tu fingi
D’ esser con me placato.
Ti si vede la collera nel volto.
Fig. La collera ! ah ! ah ! ah ! t’ inganni molto.
*2
54
Sus.
Fig.
Sus.
Fig.
Sus.
Fig.
Sus.
Fig.
Sus.
Fig.
Sus.
Fig.
Sus.
Fig.
Sus.
Fig.
Io ti conosco meglio ,
E ti vedo negli occhi un’altra cosa.
Spiegati.
Senti.
(Oh questa è graziosa ! )
In quegli occhi , o bricconcella
V7 è uno spirito folletto ,
Che mi dice schietto e netto
Bada ben che te la fa.
Di questi occhi la favella
Gioco è sol di fantasia ,
Il folletto è gelosia
Che martello ancor ti dà.
Non è questo.
Dunque spiegati.
Tu m intendi.
Io , no , davvero.
Quell’ amico non è Figaro.
No ? chi mai? (oh1 ei sappia il vero?)
Su confessa francamente ,
Chi è colui ?
Colui ? chi è ?
Egli è un giovine avvenente ,
E più Figaro di te. ( per uscire)
Odi , aspetta. ( trattenendole i)
Assai per ora.
Qua finché non m hai risposto.
SCENA V.
Cherubino , e detti .
Che. Ehi ! Susanna ! la signora
Di te chiede ...
Sus. Corro tosto.
Egli è un giovane , lo vedi ? {piano ét
E più Figaro di te. FYg.)
Img. So di più che tu non credi (piano a Sus.)
E F avrai da far con me. (Sus. parte)
SCENA VI.
Figaro e Cherubino#
Fig.
Che.
Fig#
Che.
Fig.
Che.
Fig.
Che#
Fig.
Che.
Fig.
Che.
Fig.
Che.
Fig.
Che.
Fig.
Che.
Fig.
Siamo soli, - mio signore!
Chiaro alfin parlar possiamo.
Non c’è alcun, fratei maggiore 9
Parla chiaro , aneli’ io lo bramo.
Io so tutto , e ho risoluto
Di servirvi e darvi aiuto.
Come ?
Zitto , - e duoimi assai
Che a conoscervi tardai ,
Che all’ oscuro dell’ intrico
10 m’ opposi al vostro amor.
\ ale a dire ? ...
Zitto , io dico...
Or son vostro servitor.
(Che Susanna abbia parlato ?
No , noi credo , è troppo scaltra.)
(Ei si turba ... ei ci è cascato ...
Ne sa meno di quell’ altra.)
A tai detti , a tal partito,
Tu mi vedi sbalordito ...
Niente ...
Zitto , - e ti protesto
Ch’ esser vuo’ cortese e onesto 9
Che alle grazie d’ un amico
Tanto ingrato io non sarò.
Ma si tratta ...
Zitto , io dico -
Piispettar Susanna io vo’.
Come c’ entra la pettegola ?
Di chi dunque hai tu parlato ?
Via che serve? giù la maschera.
Chi di noi è mascherato ?
Voi, signore , voi lo siete :
11 mio nome a me rendete 7
Vi scoprite , palesate
Che volete , che tramate ,
.56
E al disegno die vi guida
Una mano io pur darò. .
Che, 11 disegno che mi guida ...
Volentieri io tei dirò.
Mi son fitto nel cervello
D7 imbrogliare un imbroglione ,
Che col manto dell’ agnello
Copre il pelo del leone ,
Di salvar dall*\mghie sue
L7 innocenza e la beltà •
E sia detto fra noi due ,
Il disegno effetto avrà.
Fig. Si può dar , signor fratello ?
Ne sia pur capacitato ,
Che giu , giù nel trabocchello
Cada alfin chi 1’ ha scavato ,
Si può dar che resti un bue
Chi più vanta abilità.
E ? sia detto fra noi due ,
Questa maschera cadrà.
SCENA VII.
i
Susanna , e detti.
Sus.
Fig.
Sus.
Fig,
Sus,
Fig,
Sus,
di
Bravi , bravi ! ancora insieme!
Questo è usar fraternamente.
(Maledetta ! )
( Ei smania e freme.!
Segno egl’ è che non sa niente.)
Più di te cortese e buono , {prenden¬
do ta a parte e fingendo gioia)
Con fiducia ed abbandono
Egli alfin mi si è scoperto
Le sue mire adesso io so.
Tu sai tutto ! ... ne sei certo ?
Quanto te.
Vediamo un po’. {Che. dopo
avey accennato a Susanna , a poco a pocù
si avvicina)
57
» •
Fio. Egli adunque ...
Sus. • Egli è ?...
Che. ( facendosi in mezzo) Son Figaro 5
E tu bestia senza coda ,
Sei Basilio.
Sus. Ah ! ah ! Basilio.
Fig. Sono il cancro che ti roda.
Sus. Che. Se Basilio tu non sei ,
Allor Bartolo sei tu.
Ah ! ah ! ah ! {ridendo)
Fig. (Gli ammazzerei.)
Sus. Che. Ali ! ah ! ah !
Fig. (Non reggo più.)
a o.
Sus. Che. Sì , sì , tu sei Basilio ,
Si vede chiaro e tondo
Al volto , agl’ occhi , all’ aria
D’ un vero gabbamondo :
Maneggia , imbroglia , intrica ,
Gittata è la fatica ,
Il nome del gran Figaro
Non meriti portar.
Fig. Sì , sì , se son Basilio
All’ ultimo vedrete ,
Sciocchi , balordi , stolidi ,
Ridete pur , ridete :
La cabala ho capito ,
Ma il dì non è finito,
Ma il genio ho ancor di Figaro ,
E vi farò tremar.
SCENA Vili.
Plagio , e detti.
Plà. ( correndo a Figaro)
K Lodato Apolline !
Pur V ho trovato ...
Un nodo insolito
Ho immaginato »•»
38
Un incidente
Più sorprendente
Estro poetico
Trovar non sa.
Fig. Va via.
Pla. Sentitelo.
Fig. Un’altra volta.
Pla. Mi sbrigo subito.
Che. Siìs. Sì , sì , lo ascolta.
Pla . (leggendo) Quell’ intrigante
Si è finto amante ,
E la catastrofe
Comincia qua.
a 4.
Fig , Eh ! vanne al diavolo
Tu e 1’ incidente ,
Altra catastrofe
Ho per la mente
Sì , sì schernitemi
Di me burlatevi ,
Vedrem per ultimo
Chi piangerà.
Che. Sus. Non tanta collera ,
Plauto novello :
Lascia a Melpomene
L’ ira e il coltello :
Un autor comico
Vuol esser lepido ,
Se no dal pubblico
Fischiar si fa.
Pla. Suore Pieridi ,
Che cosa è questa ?
Egli è frenetico ...
Perde la testa ...
Ottimo Figaro ,
Terenzio iberico ,
Del tuo discepolo
Senti pietà.
smaniando . Che. c Sus. lo
(Figaro parie
seguono ridendo)
SCENA IX.
59
Plagio solo.
Or comincio a capir i.. V usato stile
Dei protettori è questo : umani sono
Finché i protetti non danno ombra ad essi j
Ma li vorriano oppressi
Quando i talenti loro
incominciano a porli in gelosia ...
Però non avvilirti -, o Musa mia.
Segui animosa il volo
Colle sole tue forze ... alto un momento.
Se Figaro scontento
Ei m’ inimica il Conte , e perdo tutto
Della dedica il frutto. - Ebben si segua
A lusingar il nostro Mecenate
Con maggiori incensate : è tal la sorte
Di tanti e tanti confratelli miei ,
Nè sperar posso che per me si cangi :
Non importa strisciar , purché si mangi.
( parte }
SCENA X.
. . / 9
Anticamera ad uso di guardaroba che mette alla stanza di
Susanna. Di qua e di là sono due armadii , in uno de’ quali
avvi un di quegli arnesi di legno , a cui si appendono i vestiti»
coperto da un ferraiolo e da un cappello.
Susanna ed Inez entrando rapidamente ,
indi Cherubino.
Inez Chiudi presto la porta.
Sus. Uh ! che spavento l
Non vi ha veduta alcuno , e poi , signora.
Siete nelle mie stanze , e non è questo
Un luogo proibito.
Inez Sì ... ma chiuder saria miglior partito.
Sus. Oh 1 bella! sta a veder che Cherubino
Dovrà passare per la serratura.
40
*
Inez E vero ... ma ...
Sus. C^lie ma ? meno paura.
Il Conte e la Contessa
Si stan sul vostro conto a disputare.
Figaro ha di che fare
Per li preparativi della festa ,
Nè può venire a romperci la testa. x
Intanto Cherubin ...
Inez Zitto ... vien gente.
Sus. È desso appunto.
Che ( entrando ) Eccomi.
Sus. Or sì che importa
Di chiudere la porta. (chiude)
Che. Inez ! ... che hai ?
Sus. Trema la poverina.
Che. E di che mai ?
Sus. D’ esser sorpresa.
L\ez Ah ! non è sol per questo :
Tremo perchè la sera si avvicina,
E nulla abbiamo combinato ancora.
Che. Non ci siam mai parlati un quarto d’ ora.
Sus. Or dunque per fortuna
Eccoci lutti e tre ... venite avanti , (si pone in
Parliamo , combiniam ... / mezzo )
Che. Sappi, che alfine
Don Alvaro ho veduto : ei di sicuro
Tuo sposo non sarà j com’ è venuto
Dovrà partir.
Sus. Benone.
Inez. Altro non bramo.
Ma ... ( odesi picchiare alla porta )
Che. Han picchiato.
Fio. (di dentro ) Susanna !
Inez. Ahimè !
Sus. Ci siamo.
Che. Diamine! ...e che si fa?
Sus. Celarsi è d’uopo*
Inez. Dove ? dove ?
Sus. Non so.
biG. (di nuovo ) Susanna, ehi! dico,
41
Sus. Vengo , vengo.
Che. Che intrico ! (si aggirano tulli
e tre per La scena con gran confusione )
Sus. {ad In. accenti, un armadio) Ah! voi là dentro.
Voi qua...*) dietro il mantello *) a Che .
Fig. ( con piu furia picchiando e gridando)
Cospettone !
Rompo T uscio.
Sus. ( dopo aver chiuso ( armadio e collocato Che .
col mantello e cappello indosso )
Son qua ... così ... benone.
(va ad aprire)
SCENA XI.
.Figaro entrando furiosamente , e detti ,
indi il Conte e la Contessa.
Fig. Chiusa qua dentro a chiave ...
Cos’ è sta novità ?
Sus. ( con disinvoltura ) Faccio di tutto
Per poterti schivar • ma lutto invano.
Fig. Ci vuol tanto ad aprire ?
Sus. Ora è aperto 5 che vuoi ?
Fig. Devo partire.
Dammi tosto il mantello.
Vo a chiamar il Notaro.
Sus. Il tuo mantello !
Hai tu forse paura di gelare ?
Fig. È già tardi , e comincia a piovicchiare.
(Sus. è confusa. Dopo un momento Fig. si volge ,
e vedendo di ella non si muove , s 7 impazienta)
E così? con chi ho parlato?
Sus. Un momento ! (Oh quale imbroglio ! )
Il C. Ho deciso : così voglio. [di fuori)
Fig. Il padron !
Sus. (Come si fa ?)
Il C. Abbastanza ho sopportato (in iscena segui-
Di colei le stravaganze, tato dalla Con.)
Sono chiuse le sue stanze ...
42
La. C.
Il C.
Sus.
Il C.
Sus.
La C.
Fig
Il C.
Vanne tu ... ( a Sus.) Che scenda qua*
Ma pensate al suo dolore ...
Vien Don Alvaro fra poco.
Ponderate , o mio signore ...
Troppo lungo è questo gioco.
a 4.
Le ragioni sono vane :
Vo’ così, così sarà.
(Se vo via qui resta il cane :
Da per tutto ei fiuterà.)
(Più rimedio non rimane ,
Ubbidir le converrà.)
(Sì crepate , o donne insane 5
Ma il contratto si farà.)
Tu non vai ? (a
{Sus. va e
viene)
Sus. ( imbrogliata ) Sì... vado...
Fig. Presto
Il C. Ma che fai ?
Sus. (Che impiccio è questo!)
Io son pronta ... ma Eccellenza ..*
Se facesse resistenza ...
Andar tutti è piu sicura.
Fig. Eh! va là: cos’ hai paura ?
Dal Notaro intanto io volo.
Il C. Sì, ti spiccia ...
Fig. Il ferraiolo ( per andare
a \ prendere il mantello)
Sus. Andar puoi senza di quello. ( j erniari -
Fig. Il cappello ... dolo)
Sus. No ...
Fig. Eh! va là. ( la respinge ^
corre al cappellinaio , e discopre Che.)
Ah! [con un grido)
Che. Sus. La C. Siam fritti.
Il C. Che mai vedo ?
Fig. (Or capisco.) (va spiando di qua e di là)
Il C. (a Che.) Qui che fai ?
Che. Che ho da dir ? saranno guai.
Fig. Ah! signor... guardate qua. ( apre V al-
Il C. Inez! tro armadio e vedesi Inez )
45
La C. Sus. Che. Cielo !
Il C. Appena il credo.
La C. Sus. Che. Maledetto ! (a Fig, }
Fig. (dando in uno scroscio di risa) Ali ! ah ! ah!
a 6.
Il C. (Apro gli occhi finalmente ...
Son tradito ed ingannato ...
Bel gioiello che ho trovato ,
Bella perla in verità.)
Che. (Io mi stillo invan la mente ...
Più non giova ingegno ed arte ...
Rivoltate son le carte,
Di sfrattar mi toccherà.)
Fig. (Mia scarsella , allegramente ...
E battuto F intrigante ...
Già contata , già sonante
Della dote è la metà.)
Inez , La C. , Sus.
(Come un piccolo accidente
Ha la macchina distrutta !
Son confusa , tremo tutta ...
Chi sa mai come anderà ! )
Il C. Temerario! chi sei? che pretendi?
Dell’ oltraggio ragione mi rendi.
Che. ( Il coraggio e il cervello ho perduto )
Fig. Parla, parla.. . rimasto sei muto?
Che. Sono un tal che si è posto all’ impegno
( risolutamente |
Di sventar del briccone il disegno ,
( accennando *%•)
Di sottrarre agli artigli d un perfido
L’ innocente e tradita beltà.
Solo allor che fia giunto all’ intento
Onesto tale scoprirsi saprà.
Il C. Seduttore!
Fig. Impostor !
a 2 Che impudenza !
Il C. Esci tosto da questo castello.
La C. Sposo !
Inez
Padre !
44
$us. Perdono , Eccellenza.
Il C. A voi due farò fare cervello ,
( ad Inez ed alla Coni . '
Tu , civetta, fa tosto bagaglio : (a Sus* )\
Più vederti in mia casa non vo7.
Che. Riconoscer dovrete lo sbaglio (al Cont,)\
Da qui a poco allorché tornerò.
Il C. Trema . . . audace! ( minaccioso contro Che.)
Inez , la C. , Sus. Ah ! fermate . . .
Che. ( alle donne accennando segretezza) Tacete:
Vi vedrò più contente e più liete.
a 6
Il C. Su partite : finiamo V istoria. ( alla Cont. e
ad Inez ) j
La tua roba , tu infida , raduna. ( a Sus.)
Tu , sfacciato , ringrazia fortuna ( a Cher.)
Se altrimenti scacciar non ti fo.
Che. Non cantare per anco vittoria , ( a Fig. )
Voi sperate * , voi 1’ ira calmate ** ,
* ( alle donne ) ** ( «/ Cont. )
Si vedrà chi Y insidie ha tramate ,
Chi son io prima di sera dirò.
Fig. (Ora si che vo7 fare baldoria , ( lietissimo )
Ora sì che al mio posto ritorno:
Se la moglie mi levo d7 intorno
Ben felice chiamarmi potrò ).
Inez (Il briccone va in giolito e in gloria...
La C. Ei trionfa , ed in faccia ne ride . . .
e Ah ! la rabbia , il dispetto mi uccide
Sus. D1 alzar gli occhi coraggio non ho.) ( Che¬
rubino , Inez e la Contessa partono
ila un lato , Susanna dall altro. )
SCENA XII.
Il Conte e Figaro.
* ✓
Il C. Figaro!
Fig. Mio signore.
Il C. Un brav7 uomo tu sei. Tutta li rendo
45
La primiera mia stima.
Fig. Io son contento
Come se avessi guadagnato un terno.
Gioco vedervi , e -scherno
Di cotal gabbamondo
Davvero io non potea senza crepare.
Il C. Va . . . saprò la tua fè ricompensare.
Ma Susanna . . . Susanna
Per sempre ha da fuggir la mia presenza.
Fig. Voi mi avete , Eccellenza ,
Un tal peso levato ,
Che in eterno obbligato esser vi deggio.
Vada via , ben le sta : merla di peggio.
Il C. Va dunque prontamente,
E più presto che puoi guida il Notaro.
Fig. Corro. .. (oh !che sprone al fianco emmi il danaro.)
( parie )
SCENA. XIII.
Il Conte , indi Susanna, con un fardello
sotto il braccio.
Il C. Vedran che non mi lascio
Più pel naso guidar ; che sono stanco
Di fare a modo d’ altri
E che il padron son’ io.
Sus. ( Eppure , avrai da fare a modo mio. ( iti dis -
Il C. Per altro mi rincresce parte )
Che Susanna sen vada.
Sus. ( c. s.) ( Oh! se V ho detto.)
Il C. Troppo dal mio dispetto
Trasportar mi lasciai.
Sus. (E indietro tornerai.) (c. s.)
Il C. ( volgendosi vede Sus. ) Chi vedo ! è dessa.
( Non facciamo ragazzate. )
Sus. [avanzandosi lentamente ) ( Aria sommessa.)
Eccel . . . lenza. ( piangendo )
Il C. ( brusco ) Che vuoi ?
Che pretendi da me ?
m
3 us. ( singhiozzando ) Nulla . . . Soltanto ?
Pria di partir . . . parlar mi vieta il pianto.
Il C. Spicciati.
Sus. Abbandonata . . .
Dal mio caro padrone . . .
3l C. ( le dà una borsa ) . Ho inteso : prendi :
Quest’ oro servirà pei tuoi bisogni ,
Finché tu non ritrovi a collocarti
In qualch7 altra maniera.
Sus. ( ricusando Ca borsa ) Ah ! non è questo >
Che mi affligge , o signore . . .
Non vedervi mai più ... mi scoppia il core.
Il C. Tu lo volesti , ingrata ,
Solo te stessa accusa ;
Non ha difesa o scusa *■
Sì nera infedeltà.
Sus. Sono a ragion cacciata ,
Troppo son rea , lo vedo.
Perdono a voi non chiedo ?
Imploro sol pietà.
IlC. Quale pietà?
Sus. ^ Sol quella
Di non odiarmi almeno.
Il C. Odiarti !... no . . . non t’ odio.
Sus. Or son contenta appieno.
Su quella destra amata
Che imprima un bacio . . .
Il C. ( volendo ritirar la mano di’ essa gli a [ferra) No.
Sus. ( ritenendogli la mano e baciandola )
Ah ! non vi lascio.
Il C. ( commosso ) Ingrata!
( Debole cor !... che fo ? )
a 2
Sus. ( Buono ! gli spunta il pianto . . .
A poco a poco ei cede . . .
Oh ! quando rnen lo crede
Farà quel eh’ io vorrò. )
Il C. (Ah ! che a durarla tanto
Capace non mi sento . . .
Che già 1’ amai , rammento *
47
Ed essa ancor mi amò. )
Sus. Dunque io parto ... ( per -partire )
Il C. C arrestandola ) Senti.
Oh Dio!...
Se più resto al piè vi moro.
No , rimani : io tutto obblìo.
Come ! voi !... ( ohe pasta d’ oro ! )
Ti perdono-, ma ricordati...
Pria d’ offendervi morrò.
a 2
SI rimani 5 e sia per ora
Condonato il primo errore ;
Se mi servi con amore
10 scordarmelo saprò.
( Se F ho detto che a mio modo
Finché vivo io non farò ! )
Me felice ! io trovo ancora
11 mio caro e buon signore.
Sì belT alma , sì bel core
Esser barbaro non può ;
( Questa invero me la godo 5
Questa poi la conterò. ) ( partono }
SCENA XIV.
Atrio come nell’ atto primo.
Alcuni servi introducorfò Don Alvaro ?
indi il Conte.
D. A. Presso è la sera alfìn. L ora fissata
Finalmente è arrivata - e son vicino
Alla meta che tanto sospirai.
Quando contarvi mai
Bei dobloni potrò ? Ma fia pur vero
Che Figaro ne goda la metà ?...
Vengano prima : poi si parlerà.
Il C. Don Alvaro , scusate
Se yì ho fatto aspettar.
D. A. Giunge più cara
Sus.
Il C. '
Sus.
Il C.
Sus.
Il C.
Sus.
48
Un piacer che aspettato è lungamente.
II. C. Pur sarà soddisfatto pienamente.
Eccovi la Contessa
E la mia figlia seco.
SCENA XV.
La Contessa , Inez e detti .
Il C. ( andando loro incontro con Don Alvaro )
Io vi presento
Don Alvaro, o Contessa. Inez, è questi
Lo sposo tuo. ( la Cont . ed Inez salutano senza
D. A. r ( Cospetto ! parlare )
E pur bellina ! )
Inez ( piano alla C. ) ( Che sinistro aspetto ! )
D. A. Signore , il vostro assenso
Alla brama del Conte ,
Dal vostro labbro ad implorare io vengo.
Me fortunato se da voi V ottengo.
Inez ( Che risponder degg’ io ? ) ( piano alla Coni.)
La C. ( Coraggio : è forza
Disgustarlo di te. )
D. A. ( piano al Conte ) Tace la madre,
E afflitta è la fanciulla.
Che significa ?
Il C. ( Nulla. ) (/orfe ) Ebben, che fate?
Rispondete , parlate, [ad Inez ) Or via: ti avanza,
L1 importuno rossor ornai discaccia.
D. A. Vi spiaccio forse ?
Inez ( incoj'aggita dalla C.) Ah! sì vel dico in faccia.
D. A. Come ?
Il C. Che impertinenza ?
Quale temerità ?
D. A. (a/ Conte ) Non vi adirate.
Se tenere premure , e amor costante
Ponno ottener corrispondenza un giorno,
Io non dispero ancor.
C. Lo senti, o stolta?
Che rispondi ad un uom sì ridicalo ?
49
Il C.
I). A.
La'C.
ÌL C.
D. A.
Coro
Il C.
D. A.
Inez
La C.
e
Coro
ÌZvEZ
Il C.
D. A.
Il C.
Inez
Clic si lusinga invaia d’ esser amato.
Se generoso e nobile ( a D. Alv. )
Avete il cor nel petto ,
Volgete ad altro oggetto
L’ amor che offrite a me.
Indegna !
( Ahi ! ahi! )
( Bravissima ! )
Così parlar tu puoi ?
Ah! rinunziare a voi !...
Possibile non è
( Oh ! questo è un bel pretendere (ironie.)
È delicato affé ! )
L alma mia , se noi sapete ,
Arde già d’ un altro amore.
Infelice mi rendete ,
Fate eterno il mio dolore.
Un’ orribile catena
Ouesto imene a me sarà.
a 2
( Prestar fede io posso appena ( a D. Alv.)
Alla sua temerità. )
(Che vuol dire questa scena ? {al Conte)
Oliale sgarbo mi si fa ? )
mia
( Se resiste alla tua pena
sua
Cor di padre in sen non ha. )
Voi tacete ... oh Dio !... parlate
Padre mio !...
Ti scosta, audace.
Signor Conte , perdonate . . .
Io non son sì pertinace . . .
. Fra noi sacra è la parola :
L’ ostinala ubbidirà.
Ebben , si compia - V odiato imene
Delle mie pene - pascete il cor.
Mi saprà togliere - a tanto affanno
Di voi mcn bàrbaro - il mio dolor.
50
Inez e La Cont. ( fra di Loro )
(Ali! tutto è inutile - lian cor di scoglio :
Può sol d’ imbroglio - levarci amor. )
Il C. Raffrena o perfida - gli audaci accenti :
Troppo cimenti - il mio furor.
D. A. ( (die bene termini - per me non credo ,
, lo non possedo - la dote ancor. )
Coro E compatibile - se non lo vuole :
Non è possibile - cambiare il cor. )
{Inez parte con la Cont. e servi)
SCENA XVI.
Il Conte e Don Alvaro.
Il C. •» Don Alvaro !
D. A. » Signore !
Il C. )) Mi siete amico ?
D. A. » Sì.
Il C. )> Genero mio
)> Bramate diventar?
D. A. » Altr’ io non bramo
» Fuor che questo favor.
Il C. » Dunque obbliate
» Le stravaganze udite.
» Inez vostra sarà. . . meco venite. ( partono )
SCENA XVII.
Figaro introducendo il Notaro , indi Plagio.
Fig. » Sedete là un momento,
» Caro signor Notaio , ed attendete
» Ch io vi annunzi al padron. Potete intanto
» Preparar la scrittura.
Not. ( sedendo presso un tavolino ) » È preparata.
I g. » Tanto meglio. Sarà presto spicciata ( parte
rapidamente ed entra Plagio )
Dla. )) Signor Figaro !... oh ! diamine 7 va via
» Come se avesse F ali.
^0T- » Ei torna presto, ,
51
Pla. » Grazie. *) Del matrimonio il tempo è questo.
*) ( siede aneli esso ecl esamina le sue carte )
» Più non sara protratto
» L’ istante del contratto.
Not. » Ah ! siete forse
)> Venuto per le nozze ?
Pla. » Voi sapete
» Che ogni intrigo in tal guisa ha compimento.
Not. » E venite perciò ?
Pla. » Certo.
Not. ( alzandosi ) »«■ Che sento?
» Chi vi ha chiamato ?
Pla. » Figaro.
Not. » Io son qua
» Per l’istessa cagione.
Pla. .( alzandosi furiosamente ) » Voi , cospetto !
» Voi non vi arrogherete i miei diritti ,
» Non ficcherete il naso ne’ miei scritti.
Not. » Via , via , non vi scaldate . . .
» ( K il Notaro del luogo.) Io cedo il posto.
» Son galantuomo, e so la convenienza.
» Vi saluto.
Pla. » ( Oh ! va via. ) Servo.
Not. ( partendo ) » Pazienza.
SCENA XVIII.
Il Conte , Don Alvaro e Plagio.
Il C. » Siete voi che mi aspettate? (a Piag. )
Pla. » Sì , Eccellenza.
D. A. » L’ atto è steso ?
Pla. )> Quasi tutto : perdonale
» Se F arbitrio mi son preso ...
Il C. » Anzi , fate a me servizio.
Pla. » Sarò grato al benefizio.
Il C. » Coni1 io voglio avete scritto ?
Pla. » Sì , Eccellenza , eccovi qua.
» Compatite il primo saggio
» Della mia capacità.
52
» Verrà dì die piu coraggio . .
IlC.D. A. » Basta, via. Troppa umiltà.
Pla. » I caratteri sono vari 5
» Buona e docile la madre. *
» La figliuola ingenua e timida,.
» Un testardo, un sciocco il padre..*
Il C. » Come ?
Pla. )> Sì.
Il C. D. A. » Di chi si parla?
Pla. )> Di quel povero signor. ..
» Che ha una figlia , e maritarla
» Vuol per forza a un truffator.
Il C. D.A. » Insolente . . . temerario !
» Sì trascorri al mio cospetto ?
Pla. » La mancanza è sol di Figaro ;
» Ei mi ha dato un tal soggetto.
a o
Il C. e » (E ubbriaco, o scimunito :
D. A. » Quei che dice non si sa. )
Pla. » ( Oh sfortuna ! ho già capito . . .
» La mia dedica sen va. )
SCENA XIX.
Figaro e detti , indi il Notalo che ritorna *
Fig. » Eccellenza . . .
Il C. » Scellerato !
D. A. ( ambedue afferrandolo per il collo )
)> Tradi tor !
Fig. ( spaventato ) » Ahi! cos’è stato!
Il C. » Io testardo?
D. A. » Io truffatore ?
Fig. » Chi F ha detto ?
D. A. ilC. » Tu impostore.
» Sì , domandalo al Notaro.
Fig. » Qual Notaro! . .. *) Ah! ah! ah!
, ) vede Plagio , e rido
)> E un Poeta ... e di commedie
» Vi ha parlato.
D. A. il €.
» Ed a che Tiene ?
Pla.
Pla.
Not. »
1). A. il G.
Fig.
a o
Not.
a o
Not. %
Il C. • ))
Not.
I). A. il C.
Fig. »
Not.
Coro »
Il C.
Fig. »
» Consultar voleva Figaro
» Sopra F ultime mie scene.
Fig. , il Cont. e D. Alv.
« E il Notaro dov’ è anilato ?
)) S’ era quei che ho qui trovato
)) E partito indispettito ;
» Nè più forse tornerà.
E permesso ? ( di dentro}
» Chi giunge ?
>7 il Notaro.
» Manco mal ... chi di nuovo v’invia ?'
» Un s gnor , che ho veduto per via.
» Un signore? chi è desso?
» Noi so.
Non importa: sedete, e scrivete.
» E la sposa ?
» Tardare non può.
Ella viene.
)) Sbrighiamei , signori.
Viva, viva! (di dentro)
» Che grida son queste?
Son vassalli che applaudon di fuori,
E eh’ io feci venir per le feste.
SCENA XX.
Coro di Vassalli ,
indi la Contessa , Inezl , Susanna e detti.
Coro » Del villaggio gli uniti abitanti,
» Eccellenza , vedete esultanti ,
« Celebrar il felice connubio
)> Con evviva che il core dettò.
a 4
» Il Conte, Don Alvaro e Figaro.
» Finalmente si appressa il momento
)) Che i miei voti compiuti vedrò.
5) (Senza questo può star L’argomento;
» Pure il chiasso giovare mi può. )
Inez
Il C.
Sus.
Not.
Il C.
D. A.
Not.
Che.
D. A.
Fio.
Inez, la
Il C.
Che.
Il C.
Che.
Inez, la
Pla.
« ( Ali ! che il mio piè tremante
» Nega seguirmi , o madre :
w In si fatale istante
» Mi sento il cor mancar. )
Avanti: bada bene ( prende Inez pei' mano)
Di non mi far più scene
( E Figaro F ha vinta !
Mi sembra di sognar. )
A me d7 innanzi etcetera, ( legge la scrii -
Si sono presentati tura )
Spontaneamente etcetera
I sottonominati
Donna Inez ... ( dettando )
E Don Alvaro. ( idem )
Le vostre qualità ? ( a D. Alo. )
SCENA ULTIMA.
Cherurino 'vestito da Colonnello
entra improvvisamente .
Torribio già staffiere
Di Cherubino.
Ah ! (dei un grido , si
copre la faccia e parte rapidamente)
(Tutto è perduto.)
C., Sus. Oh! giubilo!
Che fu ? che scena è questa ?
La confusimi di Figaro
Assai lo manifesta.
Un furbo , un miserabile
Vi seducean , signor.
Scoprir la lor perfìdia
Altìn mi diede amor.
Amor!
Sì, vostra figlia
Amo d’ amor sincero.
Ella pur m’ ama.
C., Sus. E vero.
( Oh bella ! )
Fig.
Fig-
Che .
e le
donne
Il C.
Plà.
Il C.
Che. e le
Pla.
Fig.
ìlC.
Che.
le
donne
e Colo
Fig.
( Oh mio stupot* ! )
Tutti.
( Egli non parla e rumina . . .
Ma guai se il nembo scoppia!
Doppio conquasso, e doppia
Rovina apporterà. )
(Fra la sorpresa e il giubilo
La speme ed il timore
Ondeggia incerto il core
E palpitando va.)
( S’ egli non era, i perfidi
Compìan F iniqua trama !
In ez lo vuole , ei V ama !...
Ebben , la sposerà. )
Ecco F intrigo al termine :
Stretto abbastanza è il gruppo.
Del dramma lo sviluppo
Bellissimo sarà.
Da me discaccio Figaro :
Mai più mi venga avanti :
Si uniscano gli amanti ,
Finita sia così.
donne Oh ! lieto istante !
Oh Apolline!
( Oh sfortunato dì ! )
Tutti .
Da tanti imbrogli e palpiti
Alfin respiri ogni alma :
Dopo i timori e i spasimi
Più dolce è al cor la calma :
Amor che al nodo è pronubo
Più non la turberà.
Ecco di tante cabale
Qual tristo frutto ho colto !
Tutti con me la prendono ,
Nessun mi guarda in volto :
Veder, tacere, e farsela
Meglio per me sarà.
rri
Finita è la commedia :
Davver , che non ci è male.
È lo .sviluppo semplice ,
JNon manca di morale.
Voglio sperar che il Pubblico
Le man mi batterà.
%
*
Fine .
I versi virgolali si tralasciano per brevità.
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